Se, qualche decennio fa, qualcuno si fosse avventurato lungo l’Adigetto in quel di Sabbioni di Ramodipalo sapeva di entrare ma non sapeva quando e se sarebbe uscito.

Covo di briganti nei secoli passati, molti dei quali imparentati tra di loro, difficilmente tolleravano l’ingresso di persone estranee nei loro “Possedimenti”.

Si narra ancora di un ragazzo di Lendinara che si era innamorato di “una di Sabbioni” e che fu “consigliato” a suon di bastonate a trovarsi un’altra “morosa”.

Che poi, si trattava di piccoli appezzamenti mal sistemati, con terreni a tessitura sabbiosa, che devono la loro fortuna, si fa per dire, alla presa sull’Adigetto di Volta Riondo, dalla quale si dirama ancor oggi una fitta rete di piccoli manufatti, realizzati quasi settant’anni fa dal Consorzio Valdentro per accontentare i vari nobili agrari del tempo proprietari della zona.

Con sabbia ed acqua che cosa si può fare? “Salata” e “radeci”, forse qualche “zeola” “do patate” e “’na carota”…

Di recente qualche frutteto è stato impiantato e negli ultimi anni con l’invecchiamento della gente il mais con i terzisti ha cominciato a farla da padrone.

La pizzeria che troneggia nel centro del piccolo borgo è detta “Cremlino” e si capisce di che colore fosse la popolazione residente negli ultimi anni.

La chiesetta del luogo vien detta “Capitello del Mao” ma non ho capito da dove derivi; è dedicata a San Gaetano, un Santo venerato in Campania anche se nacque a Vicenza.
Anche in Argentina è molto noto, tanto che per 14 anni da Vescovo di Buenos Aires l’attuale Papa Francesco guidò la processione del 7 agosto (in Argentina naturalmente).

Per mangiare? Ma la pizzeria di Sabbioni!

Alla prossima.