Definizione di “bonello”: zona coperta da pochi centimetri di acqua e da canneti, caratteristica del litorale veneto

L’area identificata da “Bonello di Gaiba” riguarda un piccolo territorio di campagna, unico nel suo genere con alcuni fabbricati, dove un tempo i proprietari si erano consorziati per lo scolo delle acque ed avevano anche un piccolo impianto di sollevamento.

Dalla conformazione geomorfologica e dai rilevamenti satellitari si può supporre che il Bonello si sia formato con la famosa rotta di Ficarolo del XII secolo, quando il Po deviò il suo corso verso nord est formando di fatto il confine sud del Polesine.

Il Consorzio Idraulico di Bonello, con sede a Gaiba, venne istituito con decreto governativo nel 1833, con lo scopo di preservare dalle facili inondazioni del Po, mediante un “arginello”, un territorio golenale (Golena: Zona di terreno pianeggiante adiacente al letto di magra di un corso d’acqua, la quale viene sommersa quando le acque sono alte; si chiama “argine in golena” lo spazio esistente tra l’argine e il letto di magra) di circa 130 ettari delimitato dall’argine maestro e dalla riva del Po.

Situata tra i comuni altopolesani di Gaiba e Stienta, la golena di Bonello era in origine un’isola formata dal corso del Po che nel XIX secolo i lavori di bonifica legarono definitivamente alla terraferma. Attualmente il territorio golenale è intensamente coltivato e comprende tre abitazioni stabili e un pregevole oratorio dedicato a San Carlo Borromeo.oratorio di bonello

L’oratorio di San Carlo sorge in Bonello di Gaiba, isolato, con orientamento SudEst-NordOvest. La facciata a vento è coronata da un frontone triangolare con trabeazione in aggetto. Al centro del timpano si inserisce una decorazione a cornice circolare.

Si tramanda la tradizione che il capitello fosse proprietà di ricche famiglie ferraresi, quando il Bonello era ancora un’isola.

Ora viene il bello!
A mangiare si va al “Bonello” un bel ristorante in prossimità del centro di Gaiba, con tanti piatti ben confezionati.
Alla prossima.